La ginnastica ritmica combina la capacità di espressione e l’eleganza dei movimenti tecnici alla raffinata qualità del controllo motorio.
La musica rappresenta una compagna immancabile della quotidianità delle atlete, sia durante i momenti di preparazione, sia nelle routine di gara: la sua funzione è quella di scandire i movimenti coreografici delle atlete, creando un forte connubio artistico tra il carattere del brano e la gestualità espressiva.
La ginnastica ritmica è una disciplina olimpica esclusivamente femminile. Le competizioni possono essere sia individuali che in squadra. La squadra è composta sempre da cinque atlete che, contemporaneamente sulla pedana, si cimentano nella realizzazione di coreografie davvero spettacolari. Vengono utilizzati 5 attrezzi, tutti dello stesso tipo o di due tipologie diverse.
La ginnastica ritmica sviluppa le capacità coordinative grazie ad esercizi svolti sia a corpo libero che utilizzando i piccoli attrezzi: fune, cerchio, palla, clavette e nastro. Gli attrezzi della ginnastica ritmica richiedono un allenamento costante per poter automatizzare ogni singolo maneggio in armonia con il corpo, con la musica e l’eleganza del movimento.
Per realizzare movimenti e salti coreografici utilizzando la fune sono necessarie grandi doti atletiche di rapidità, flessibilità ed esplosività. Tra i gesti tecnici eseguibili con la fune ci sono i salti e i saltelli con superamento della fune, i lanci, le riprese e gli abbandoni con ripresa immediata, le rotazioni.
Estremamente versatile negli utilizzi, il cerchio si presta a diversi esercizi e coreografie acrobatiche e coinvolge il corpo in modo completo, elegante ed armonioso. Tra giri, lanci e passaggi acrobatici, questo attrezzo in pedana è senza dubbio il re del salto e della velocità e richiede spiccate capacità di salto, equilibrio ed articolarità.
Danzare con la palla e farla volteggiare nell’aria richiede movimenti fluidi, flessuosi, morbidi e delicati, esattamente come il volo impalpabile e leggero di una libellula. La palla è un attrezzo che consente movimenti di grande impatto emotivo e scenografico per la grazia dei rotolamenti e del maneggio e, nel contempo, per la forza ritmica dei palleggi e dei rimbalzi.
Questo attrezzo richiede una grande destrezza e la capacità di danzare con equilibrio e simmetria, in quanto negli esercizi vengono impiegate due clavette contemporaneamente. I gruppi tecnici delle clavette sono: giri, moulinet, battute ritmiche, lanci e riprese, elementi asimmetrici, oscillazioni, circonduzioni.
Morbido e lungo, il nastro richiede una grande precisione nei movimenti. Tra serpentine, spirali, lanci e riprese, oscillazioni e circonvoluzioni realizzati in continuità e coreografie definite danzare con il nastro permette al corpo di esprimersi in tutta la sua grazia, armonia, femminilità e flessuosità.
Praticare ginnastica ritmica permette alle atlete, anche le più piccole, di ottenere grandi benefici sia fisici che mentali.
Questa disciplina, infatti, migliora la struttura fisica e la flessibilità dei movimenti e stimola la coordinazione e l’equilibrio, grazie ad esercizi che coinvolgono ed attivano tutto il corpo durante la realizzazione della coreografia.
Il corpo e l’attrezzo si muovono in sincronismo armonico, per ricreare la sensazione che l’oggetto sia quasi un prolungamento stesso del corpo. Danzare sulla pedana ed effettuare tutti i gesti tecnici che questa disciplina prevede significa sfidare costantemente la gravità, mantenendo il corpo reattivo ai movimenti dell’attrezzo.
Praticare ginnastica ritmica consente anche di allenare la mente, perché favorisce la concentrazione e stimola la memoria, facendo lavorare il corpo sia sul piano fisico sia su quello mentale. Le atlete che praticano questo sport accrescono e nutrono l’autostima, acquisendo fiducia nelle proprie capacità. Infine, scegliere di praticare, sin da piccole, la ginnastica ritmica permette anche di coltivare e rafforzare i valori dell’amicizia e del rispetto reciproco, perché questa disciplina è anche uno sport di squadra ed è divertente potersi esercitarsi insieme alle compagne, sincronizzando con le altre atlete i propri movimenti.
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